PRANOPRATICA PRANOTERAPIA A MILANO.
La pranopratica pranoterapia porta il ricevente a percepire un grande senso di benessere, calma interiore e conoscenza di sé, tutto in modo dolce e rispettoso dell’individuo, perché ogni guarigione deve passare attraverso il tempo che ciascuno si concede. Il pranopratico mediante l’imposizione delle mani su specifici centri energetici, influisce sullo stato della persona riportandola in armonia col naturale e libero fluire del prana attraverso i canali energetici. Un trattamento di Pranopratica Pranoterapia a Milano presso lo studio di Alessandra Tassi in Via Ascanio Sforza 81/A con Massimo Fantauzzi (Pranopratico certificato) non è un’esperienza limitata al corpo, ma comprende le parti più profonde del nostro Essere.
PRANOPRATICA PRANOTERAPIA A MILANO.
con Massimo Fantauzzi Pranoterapeuta
PER APPUNTAMENTI TEL. 3407747395.
Prana è un’antica parola in sanscrito che, nella terminologia filosofica indiana, identifica il Principio Universale della Vita in quanto capace di individualizzarsi temporaneamente in un organismo. Questo Principio Universale racchiude in sé il significato indissolubile tra la Fonte Eterna, il Creatore e tutto ciò che vive ed evolve. Possiamo tradurre Prana come respiro, vita, spirito, qualcosa di sottile e pervadente, presente anche nel vuoto. La visione filosofica indiana dice che: “tutto ciò che vibra energeticamente è Prana, le energie ancora sconosciute alla scienza, il calore, la gravità, il magnetismo e l’elettricità. Il Prana origina il movimento, dal Prana scaturisce la Luce”. Il Prana è presente ovunque nell’Universo, pervade ogni cosa e la vivifica, pertanto si può dedurre che tutti gli esseri viventi siano collegati tra loro. Questo avviene perché, al momento della nascita, ogni forma vivente riceve un quid di Energia contenente programmi e codici atti ad attivare il DNA e le relative caratteristiche evolutive proprie dell’essere stesso; terminato il ciclo, tutto tornerà a fare parte del grande flusso cosmico. Nel momento in cui il Prana si individualizza nell’essere vivente, assume le caratteristiche peculiari e necessarie alla sua evoluzione, dalle più elementari, se riferite a organismi semplici, fino alla massima espressione evolutiva che in questo pianeta chiamiamo essere umano, ove si specializza in forme energetiche più complesse e fruibili, ovvero in energia fisica, sessuale, mentale, spirituale e di coscienza. E in effetti, oltre il visibile, questa è la realtà; ciò che vediamo è solo una forma più condensata di Energia, la più ovvia, ma non l’unica, poiché l’essere vivente è l’insieme di più corpi energetici, ciascuno dei quali ha il suo proprio ruolo, sempre in azione e sinergia con gli altri.
Il Prana viene assorbito attraverso alcuni centri di energia presenti nel corpo umano, chiamati Chakra; essi presiedono alle funzioni organiche, psichiche ed emotive dell’individuo. Ma non solo, anche per mezzo del respiro, il cibo, l’acqua, i cristalli, gli elementi e la natura noi traiamo nutrimento energetico, la cui fonte resta unica. Una volta all’interno dell’organismo, esistono dei canali, chiamati Nadi in lingua indiana, attraverso i quali il Prana si diffonde ovunque, costituendo un’energia fittissima in movimento.
Pur con le enormi semplificazioni necessarie per questioni di spazio, è stato fin qui descritto un meccanismo evolutivo perfetto il quale, stilizzato al massimo, traccia il percorso della vita: Prana Universale, Prana Individualizzato, le sue espressioni (fisiche sessuali, mentali), l’osmosi universale (centri energetici, collegamento con la nutrizione e con la natura), la sua distribuzione, la vita.
Se questo processo è lasciato libero di esprimersi secondo le istruzioni perfette del Creatore, si è in presenza della libera circolazione pranica e di conseguenza sperimentiamo una sensazione meravigliosa che chiamiamo ben-essere. Ogni aspetto dell’individuo è integrato con tutti gli altri. Questo stato di grazia è caratterizzato da assenza di malattie, gioia di vivere, anche in condizioni avverse, capacità relazionali facilitate, sessualità piacevole e appagante, progettualità senza competizione e orientata al benessere comune, eccezionale reattività alle condizioni di stress. In più si vive una spontanea sintonia con la natura, favorendo la ricerca di condizioni adatte a vivere all’interno di essa il più possibile. Oltre ciò risulta più facile rivolgersi ai grandi temi dell’esistenza, della ricerca interiore e del soprasensibile. E’ proprio il caso di affermare che il Prana anima l’essere umano.
Purtroppo tale stato di grazia è difficile da raggiungere e mantenere poiché svariati fattori esterni e interni lo possono influenzare negativamente, modificando il libero fluire dell’energia pranica e ponendo l’organismo in uno stato di disagio, una premessa che apre le porte alla malattia. Questa è una società distratta e distraente, che non considera le persone se non in termini di profitto e prestazione. Le regole che compongono il tessuto sociale attuale valorizzano eccessivamente le valenze fisiche e materiali, la produttività a tutti i costi e l’ossessiva ricerca del mercato che possa assorbire l’immensa quantità di beni di consumo prodotti. Le attività mentali ed emotive sono oltre modo sollecitate perché non è possibile scoprirsi impreparati ad affrontare le aspettative indotte da un sistema che cannibalizza l’essenza stessa del vivere naturale, oppure che tiene in ostaggio l’emozione reattiva a causa di continue violenze e problemi sociali non più gestibili. Non si ha più tempo per pensare ad alternative di vita più consone a ciò che si “desidera” e i desideri mancati provocano sempre emozioni inespresse che sedimentano e bloccano il flusso pranico. La trascendenza della vita viene così sostituita con l’immanenza della mera sopravvivenza che non permette diverse prospettive di osservazione di se stessi e della vita che si conduce anche in rapporto all’ambiente e alle relazioni. Si può dunque affermare che buona parte dell’umanità viva ora in costante emergenza materiale, creativa, emozionale, mentale e spirituale, con una circolazione pranica alterata in maniera estremamente pesante, subendo una pericolosissima riduzione del collegamento energetico con la Fonte Primaria, con l’essenza energetica del Creatore.
Nonostante moltissime persone vivano nelle condizioni sopra descritte, di fatto non sanno di soffrire: l’ipervelocità alla quale si sono abituati, impedisce loro ogni osservazione interiore oggettiva. Ma ogni cosa, ha un inizio ed una fine e quindi arriva sempre il momento, una frazione di tempo in cui un segnale di malessere più forte del solito, porta l’individuo alla rivelazione che qualcosa non funziona. Basta una sola frazione di secondo per ribellarsi all’usuale torpore e acquisire la giusta consapevolezza. Quando per decenni si è vissuto non in sintonia con il naturale fluire del Tutto, gli accumuli di blocchi energetici possono arrivare a coinvolgere tutte le sfere esistenziali ed è questo momento in cui si sente il bisogno di chiedere aiuto.
Ecco, ora nella vita dell’individuo può agire la Pranopratica, ristabilendo le corrette valenze energetiche e vitali. Il trattamento di Pranopratica Animica verte a scoprire i nodi ove l’energia pranica è bloccata in maniera naturale e profonda. Nei trattamenti pranopratici ogni aspetto dell’individuo viene considerato e dinamizzato. Vengono portati in superficie stati emozionali importanti e mai vissuti pienamente poiché angoscianti, rimasti nascosti per lungo tempo nei meandri della propria struttura energetica, spesso risalenti a periodi molto lontani; vengono dinamizzate, aperte le nicchie mentali ove risiedono i condizionamenti ricevuti a vario titolo nei diversi momenti della vita, toccando tutti i livelli energetici, dell’individuo, dal fisico allo spirituale; possono emergere particolarità comportamentali e psichiche che, seppur non conclamate ufficialmente, agiscono nella vita di tutti i giorni.
Non ci sono limiti ai risultati possibili con i trattamenti di Pranopratica a livello animico, ma essi necessitano sempre di una presa di coscienza personale dell’individuo. Spesso si innesca una sorta di cooperazione sinergica tra il Pranopratico e la persona e non solo la condivisione consente di volta in volta di decidere su quale livello esistenziale poter lavorare, ma gradualmente si conduce la persona a una maggiore comprensione dei propri bisogni esistenziali: quando questo accade, l’Energia Prima può finalmente agire attraverso il Prana dell’individuo e riportare l’armonia.
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